LE ELLENICHE
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I sette libri delle Elleniche trattano gli avvenimenti della storia greca della fine del V secolo a.C.e dell’inizio del IV, iniziando a narrare dal 411 a.C. e finendo con l'anno 362 a.C. I libri primo e parte del libro secondo concludono la guerra del Peloponneso, riprendendo da dove era stata interrotta da Tucidide; il resto del libro secondo narra del regime dei Trenta tiranni. Prosegue poi (libri terzo, quarto e quinto) descrivendo la guerra di Sparta contro la Persia fino alla pace di Antalcida (386 a.C.). Gli ultimi due libri narrano il declino dell’egemonia spartana e la breve supremazia tebana, conclusasi con la battaglia di Mantinea (362 a.C.).
Gli studiosi ritengono che l’opera potrebbe essere composta dall’aggregazione di parti in origine indipendenti. Inoltre Luciano Canfora, filologo classico, storico e saggista italiano, ha ipotizzato che la prima sezione sia in realtà opera di Tucidide. Secondo lo studioso, infatti, la prima parte sarebbe stato in origine un testo provvisorio tucidideo che Senofonte avrebbe pubblicato dopo averlo rielaborato e che la tradizione successiva avrebbe attribuito all’opera di Senofonte. L'opera è formata da resoconti minuti che testimoniano la presenza dell’autore sul luogo, ma presenta anche ampie lacune che fanno dubitare della sua presenza. Al di là dell’attendibilità di Senofonte come storico, le Elleniche sono fondamentali per la conoscenza di un cinquantennio di storia.