L'ANABASI
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L'Anabasi, o Il ritorno dei Diecimila, racconta di come i diecimila soldati greci accorsi in aiuto di Ciro il Giovane contro il fratello Artaserse vinsero sì la loro battaglia di Cunassa (401 a.C.), ma persero la guerra per l'imprudenza di Ciro, che si avvicinò troppo al nemico per il gentile desiderio di uccidere Artaserse con le proprie mani, e finì ammazzato. Con lui, attirati da un tranello, morirono anche tutti gli ufficiali greci. I soldati dovettero riorganizzarsi da soli, scelsero dei capi, tra i quali Senofonte, e attraverso l'Armenia raggiunsero Trebisonda sul mar Nero, da dove si imbarcarono per la Tracia e da lì tornarono a casa. Senofonte nacque negli anni in cui morì Erodoto, lo storico che ancora leggeva la storia come frutto degli interventi divini, e negli anni del fiorire di Tucidide, il primo storico che narrava i fatti attribuendone la responsabilità non agli dei, piuttosto alla natura umana, letta secondo la visione ippocratea. Il punto di vista di Senofonte è ancora diverso, se possibile più semplice: Senofonte racconta ciò che ha vissuto, si presenta come un cronista dalla prosa piana e chiara, piuttosto che come uno storico o un filosofo della storia.