[4] Ἦν δέ τις ἐν τῇ στρατιᾷ Ξενοφῶν Ἀθηναῖος, ὃς οὔτε στρατηγὸς οὔτε λοχαγὸς οὔτε στρατιώτηςὢν συνηκολούθει, ἀλλὰ Πρόξενος αὐτὸν μετεπέμψατο οἴκοθεν ξένος ὢν ἀρχαῖος· ὑπισχνεῖτο δὲαὐτῷ, εἰ ἔλθοι, φίλον αὐτὸν Κύρῳ ποιήσειν, ὃν αὐτὸς ἔφη κρείττω ἑαυτῷ νομίζειν τῆς πατρίδος.
[5] Ὁ μέντοι Ξενοφῶν ἀναγνοὺς τὴν ἐπιστολὴν ἀνακοινοῦται Σωκράτει τῷ Ἀθηναίῳπερὶ τῆς πορείας. Καὶ ὁ Σωκράτης ὑποπτεύσας μή τι πρὸς τῆς πόλεως ὑπαίτιον εἴη Κύρῳ φίλον γενέσθαι, ὅτι ἐδόκει ὁ Κῦρος προθύμως τοῖς Λακεδαιμονίοις ἐπὶ τὰς Ἀθήνας συμπολεμῆσαι,συμβουλεύει τῷ Ξενοφῶντι ἐλθόντα εἰς Δελφοὺς ἀνακοινῶσαι τῷ θεῷ περὶ τῆς πορείας.
[6] Ἐλθὼν δ᾽ὁ Ξενοφῶν ἐπήρετο τὸν Ἀπόλλω τίνι ἂν θεῶν θύων καὶ εὐχόμενος κάλλιστα καὶ ἄριστα ἔλθοι τὴν ὁδὸν ἣν ἐπινοεῖ καὶ καλῶς πράξας σωθείη. Καὶ ἀνεῖλεν αὐτῷ ὁ Ἀπόλλων θεοῖς οἷς ἔδει θύειν.
[5] Ὁ μέντοι Ξενοφῶν ἀναγνοὺς τὴν ἐπιστολὴν ἀνακοινοῦται Σωκράτει τῷ Ἀθηναίῳπερὶ τῆς πορείας. Καὶ ὁ Σωκράτης ὑποπτεύσας μή τι πρὸς τῆς πόλεως ὑπαίτιον εἴη Κύρῳ φίλον γενέσθαι, ὅτι ἐδόκει ὁ Κῦρος προθύμως τοῖς Λακεδαιμονίοις ἐπὶ τὰς Ἀθήνας συμπολεμῆσαι,συμβουλεύει τῷ Ξενοφῶντι ἐλθόντα εἰς Δελφοὺς ἀνακοινῶσαι τῷ θεῷ περὶ τῆς πορείας.
[6] Ἐλθὼν δ᾽ὁ Ξενοφῶν ἐπήρετο τὸν Ἀπόλλω τίνι ἂν θεῶν θύων καὶ εὐχόμενος κάλλιστα καὶ ἄριστα ἔλθοι τὴν ὁδὸν ἣν ἐπινοεῖ καὶ καλῶς πράξας σωθείη. Καὶ ἀνεῖλεν αὐτῷ ὁ Ἀπόλλων θεοῖς οἷς ἔδει θύειν.
Vi era nell'esercito un certo Senofonte di Atene, che non essendo nè generale né comandante di un reparto di cento uomini (locago) né un soldato seguiva (la spedizione), ma Prosseno lo fece venire dalla sua patria poiché era un ospite di vecchia data, gli prometteva che se fosse andato (da lui) lo avrebbe fatto diventare amico di Ciro, che diceva di considerare più importante per sé stesso della patria.
Inoltre Senofonte dopo aver letto una lettera si consultò con l'Ateniese Socrate riguardo il viaggio. Socrate, poiché sospettò che in qualche modo fosse motivo di accusa per la città diventare amico di Ciro, e poiché sembra che Ciro avesse combattuto con gli Spartani contro gli Ateniesi con impegno, consigliò a Senofonte, dopo essere giunto a Delfi, di consultarsi con il Dio riguardo l'itinerario.
Senofonte, dopo essersi recato (lì), chiese ad Apollo a quale degli dei sacrificando e rivolgendo preghiere avrebbe potuto intraprendere nel modo più conveniente e con l'esito migliore il viaggio che aveva pensato e si sarebbe potuto salvare nel migliore dei modi.
Apollo gli indicò gli dei a cui bisognava fare un'offerta sacrificale.
Inoltre Senofonte dopo aver letto una lettera si consultò con l'Ateniese Socrate riguardo il viaggio. Socrate, poiché sospettò che in qualche modo fosse motivo di accusa per la città diventare amico di Ciro, e poiché sembra che Ciro avesse combattuto con gli Spartani contro gli Ateniesi con impegno, consigliò a Senofonte, dopo essere giunto a Delfi, di consultarsi con il Dio riguardo l'itinerario.
Senofonte, dopo essersi recato (lì), chiese ad Apollo a quale degli dei sacrificando e rivolgendo preghiere avrebbe potuto intraprendere nel modo più conveniente e con l'esito migliore il viaggio che aveva pensato e si sarebbe potuto salvare nel migliore dei modi.
Apollo gli indicò gli dei a cui bisognava fare un'offerta sacrificale.